Da marzo partirà a Bologna il primo progetto esecutivo del PAES, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, per rimuovere l’amianto dai tetti di Bologna e realizzare impianti fotovoltaici e migliorare l’isolamento termico degli edifici.
Graie al progetto bolognese si cercherà di far muovere il capoluogo verso una svolta energetica, che riesca ai innescare meccanismi virtuosi.
Gli interventi riguarderanno il patrimonio edilizio privato e potrebbero arrivare, secondo le stime del PAES, all’installazione di 2,2 MWp di fotovoltaico, corrispondenti a circa 18.000 metri quadrati di superficie per un totale di 13.500.000 euro di investimenti.
Il Comune si impegna a mettere in atto azioni di agevolazione e semplificazione amministrativa oltre alla promozione attraverso i propri canali istituzionali ed il sito del PAES.
”Cna e Unindustria – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Patrizia Gabellini – hanno raccolto la sfida di tenere insieme un progetto di sviluppo delle fonti rinnovabili e la rimozione di un elemento fortemente inquinante come l’amianto, che e’ un obbligo di legge, la diffusione dell’energia fotovoltaica e il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici”.